FSI: Pedrazzini nuovo presidente

Dopo il gran battage del candidato Alex Brunetti, forza emergente dello scacchismo nazionale, secondo i suoi sostenitori, e la scesa in campo a sorpresa di un pezzo da 90 come Agostino Scalfi, l’organizzatore dei tornei della Valle d’Aosta nonché membro del “Presidential board” della Fide, l'elezione per il presidente federale, che vedeva così al via cinque candidati (record storico per la Fsi), si presentava più incerta di quanto si potesse pensare fino a qualche giorno prima.

Il "moderato" Franco Pedrazzini, da altri definito "conservatore" e troppo vecchio per il ruolo, era considerato favorito dai suoi amici, ma la stringatezza dell'esposizione scritta del suo programma (a fronte di fiumi di parole di altri candidati) e la brevità del suo intervento di presentazione ( a fronte di ampi sforamenti dei tempi concessi da parte di altri concorrenti al titolo) potevano far pensare ad una competizione abbastanza equilibrata.

Alla resa dei conti, invece, mentre quattro candidati raccoglievano tutti insieme il 19,5% dei voti, il quinto si affermava con addirittura l'80,5% dei consensi.

Il suo nome è Franco Pedrazzini. In dettaglio hanno ottenuto: Mauro Scacco 3 voti; Luigi Bertolini 4 voti; Agostino Scalfi 15 voti; Alex Brunetti 17 voti; Franco Pedrazzini 170 voti; 1 nulla; 1 bianca.

Per il Consiglio Federale si presentavano numerosi concorrenti (ben 14 per 7 posti in quota società). Anche qui si creava una netta frattura fra i primi otto nominativi e gli altri. Fra l'ottavo, Manzardo (98 voti) ed i due che lo seguivano: Capece (55) e Scalfi (54) il distacco appariva fin troppo netto. Rosino veniva eletto anche in quota istruttori (era comunque Consigliere uscente per la categoria) e optava per questa specifica nomina che garantisce di diritto l'appartenenza al Consiglio di Presidenza, formato dal Presidente, dai due Vicepresidenti, da un rappresentante dei giocatori e da un rappresentante degli istruttori. Rappresentanti dei giocatori risultavano Bellia e Belotti, il primo eletto anche nel Consiglio di Presidenza.

In quota Società erano quindi eletti Marcello Perrone, Mario Leoncini, Luigi Troso, Luigi Forlano, Giuliano D’Eredità, Francesco Gabassi e Bruno Manzardo.

Nella successiva breve riunione obbligatoria del nuovo Consiglio Federale si procedeva alla votazione per i due vicepresidenti. Come sempre equilibratissimi i consensi ricevuti: si rendeva infatti necessario uno spareggio a tre. Risultavano alla fine eletti Bruno Manzardo e Mario Leoncini. Al primo spetta la qualifica di vicepresidente di sede, qualifica che comporta l'onere di rimpiazzare temporaneamente il Presidente in caso di suo impedimento, anche temporaneo, come è accaduto a Lamonica nei confronti di Zichichi ed allo stesso Manzardo nei confronti di Lamonica.

Per completare l'organigramma federale, in data 7 giugno il Consiglio F.S.I ha provveduto a nominare i membri delle commissioni previste dallo Statuto. Per alcune riportiamo la composizione, rimandando per l'elenco completo al verbale del Consiglio pubblicato sul sito Internet della F.S.I.

La Commissione Tecnica sarà diretta da Gianpietro Pagnoncelli, presidente del Comitato Regionale Lombardo, affiancato da Antonio Rosino, Walter Ravagnati, Maurizio Mascheroni, Mauro Fiori e Roberto Montaruli. L'importante Commissione Giovanile e Scuola sarà presieduta dal consigliere Marcello Perrone, affiancato da Mario Leoncini, Giampaolo Navarro, Walter Ravagnati, Renato Tribuiani, Antonio Rosino, Luigi Forlano, Elio Scollo e Nicola Pegoraro.

La Direzione Agonistica, cha fa capo al presidente, ha come responsabile Antonio Rosino che è anche responsabile delle squadre nazionali, insieme a Perrone, responsabile squadre giovanili e Dapiran, responsabile delle squadre femminili.

La Commissione Calendario Nazionale sarà formata da Fabrizio Bellia (coordinatore), Luigi Troso e Gianpietro Pagnoncelli.

La Commissione Promozione e Sviluppo sarà formata da Luigi Troso (coordinatore), Walter Ravagnati, Giampaolo Navarro, Luigi Forlano, Riccardo Merendino, Roberto Pastres, Giuliano D'Eredità.

La Commissione Organizzazione periferica sarà presieduta dal vicepresidente federale Bruno Manzardo, affiancato da Ezio Montalbini (per il nord), Mario Leoncini (per il centro), Filippo Sileci (per il sud). 

La Commissione Campionato Italiano a Squadre verrà composta da Giuliano D'Eredità (presidente), Fabrizio Bellia, Bruno Belotti, Antonio Rosino e Luigi Troso.

I conteggi del punteggio Elo saranno a carico di Marco Fiori e Franca Dapiran, entrambi arbitri internazionali.

Fra le altre importanti delibere rammentiamo la conferma della pubblicazione di Scacchitalia cartaceo (due numeri l'anno) e la pubblicazione online di una rivista indirizzata al pubblico giovanile, a cura di Mario Leoncini. A Luigi Troso, inoltre, è stata affidata la realizzazione, in via sperimentale, di procedure informatiche per il tesseramento, per la gestione dei tornei, per la conduzione dei circoli. Ulteriori particolari verranno forniti non appena si avranno i risultati delle prime applicazioni pratiche in Comitati pilota.

L'Assemblea straordinaria del 19 maggio 2003 è stata chiamata poi a votare modifiche a quattro articoli dello Statuto, di cui tre richieste espressamente dal CONI.

In particolare, al fine di adeguarsi ai principi validi per tutte le Federazioni sportive, si è dovuto modificare l'art. 17 concernente il rilascio di deleghe da parte delle società affiliate. Secondo detto articolo le deleghe potevano essere rilasciate indifferentemente a società della propria regione o a società di altre regioni. Con la modifica richiesta le deleghe stesse potranno essere rilasciate solo nell'ambito della propria regione (o provincia per le provincie autonome di Trento e Bolzano).

Una conseguenza ovvia è la maggior difficoltà di raggiungere il quorum richiesto del 50% +1 degli aventi diritto (società, giocatori, istruttori) per la validità di una assemblea elettiva. Ricordiamo che quest'anno già un'assemblea elettiva è stata invalidata per mancanza del numero legale, pur con le vecchie regole in vigore.

Tenuto conto di quanto precede, è stata proposta la modifica dell'articolo 16, concernente il quorum per le assemblee elettive.

Con la nuova formulazione, approvata, il quorum per la validità dell'assemblea elettiva, in seconda convocazione, è stato ridotto al 40% degli aventi diritto.

 

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